La prima centrifuga bevuta risale a più di 12 anni fa.
Ero in pausa da lavoro. Uscii dal mio ufficio ed entrai in un bar molto elegante che ora invece è una famosa gelateria.
Vidi che c’era una signora al banco intenta a lavare delle carote.
Mi sedetti e presi subito in mano il menù e lessi, tra le varie cose, “centrifughe”.
Una cameriera si avvicinò al tavolo per prendere le ordinazioni, ero con un collega.
“Voglio provare una centrifuga”, dissi con aria curiosa da ragazzo maturo che credeva di aver vissuto tutte le esperienza che una vita avventurosa poteva offrire, ma che non aveva mai bevuto in vita sua una centrifuga.
"Quale!", rispose la cameriera. "Fai tu, una buona", replicai.
“Io USO la carota-mela”. Disse la cameriera.
“Uso????!!!”.
Lei: "Si USO, provala è buona".
Si disse Uso.
Perché è vero che le centrifughe sono buone, dissetano durante le estati torride e gustano il palato per il loro sapore. Ma fanno molto di più. Le centrifughe si “usano” perché fanno bene. Tutte le centrifughe fanno bene.
Ma continuiamo il racconto.
Lei: “Io uso la mela-carota, è molto buona e fa molto bene alla pelle”.
Mi convinse subito.
Mi ricordo ancora di quella cameriera, aveva un'aria esperta, di una che sa il fatto suo ed è sicura di quello che dice ai clienti, come quelle cameriere che vedi nei film, ma questa ti guardava negli occhi e ti sorrideva, sarebbe stata capace di farmi bere qualsiasi cosa se l’avessi incontrata la sera in un altro locale, ma per fortuna mi stava offrendo solo una mela-carota.
“E vada per la mela-carota”, dissi io.
Mi portò un bel bicchiere di colore arancio chiaro.
Bastarono due sorsi per finirla, era fresca e il ghiaccio rimase sul fondo.
Buonissima inutile che lo scriva, ma lo faccio. Ma quel che la rese speciale era la sensazione di fresca energia che mi attraversava il corpo, per non parlare dei baffi arancioni che mi aveva segnato sul labbro.
Si era fatto tardi per una semplice pausa lavoro di metà mattina.
Chiesi il conto, .....6 euro!!
Az....6 euro per un succo....all improvviso iniziai a sentire il retrogusto amaro della centrifuga.
Pago e mando giù anche il retrogusto.
Uscii soddisfatto se non altro per la scoperta, perché sapevo e sentivo che mi ero fatto del bene.
Ci tornai il giorno dopo, la cameriera non c’era più. Tornai anche il giorno dopo ancora, e quella cameriera non la vidi più. La voglio immaginare come un angelo che mi fece indicare la via per la salvezza del corpo e dell’anima. Compiuto il suo dovere ritornò da dove era venuto.
Comunque 6 euro ogni giorno per una pausa lunga 5 minuti un salasso anche se l’intento era la salvezza del corpo e dell’anima.
Cosi un giorno entrai nel bar e chiesi:
“ Ma come fate questa centrifuga.”
“Quale?” chiese la signora del banco
“Quella mela-carota.”
“Con una centrifuga” rispose.
“ Si ho capito. Ma quali sono gli ingredienti”.
Mi guardarono tutti con un’aria stupita. “Bhe mettiamo farina, uova , sale e cnetirfughiamo il tutto......Sarà fatta di mele e carote…nooooo?????”
“Si ma quante mele e quante carote in proporzione”…..non mi diedero retta.
Ero entrato in quel bar giorni prima con aria da ragazzo maturo che aveva vissuto tutte le esperienze che una vita avventurosa poteva offrire, e usci quel mattino come un ragazzino che non aveva capito nulla se non che era ora di farsi del bene.
Il sabato successivo mi portai a casa la prima centrifuga. Da allora non posso vivere senza una centrifuga in casa.